Archivio di marzo 2011
Festa di Pasqua
Dopo il successo dello scorso anno, abbiamo pensato di ripetere la Festa di Pasqua. Si svolgerà domenica 17 aprile, lo stesso giorno dell’Assemblea, dalle ore 11.00 alle ore 17.30 presso la nostra sede al quarto piano della palazzina Medicine.
Sarà un’ulteriore occasione per scambiare due chiacchere, per farsi gli auguri e per rendere felici anche i nostri bimbi, ai quali consegneremo l’uovo di Pasqua.
Consigliamo di portarsi la borsa di tela per la spesa che abbiamo distribuito a Natale.
Vi aspettiamo!
una foto della festa del 2010
Assemblea annuale 2011
L’Assemblea annuale si svolgerà domenica 17 aprile, alle ore 10.00 in seconda convocazione (la prima convocazione è alle ore 9.00), presso la “Sala bianca” dell’Ospedale, sopra il vecchio ingresso con il seguente l’ordine del giorno:
1) relazione del Presidente
2) relazione economico finanziaria
3) relazione sanitaria
4) programmi per il 2011
5) relazione dei revisori dei conti
6) discussione ed approvazione delle relazioni presentate
7) premiazioni
Ricordiamo che in base allo Statuto, ogni associato presente in Assemblea può portare un numero massimo di dieci deleghe.
settimana della donazione… (da fidas.it)
Palazzo Chigi: presentata la terza settimana della donazione dei volontari in Servizio Civile
10 Marzo 2011
Tre milioni di unità di sangue donate nel 2010 – due milioni e mezzo di sangue intero e oltre 500 mila in aferesi -, un milione e 700 mila donatori periodici associati e circa 150-200 mila donatori occasionali, con una media nazionale di 43 donazioni per mille abitanti. Questi alcuni dati presentati ieri, a Palazzo Chigi, durante la conferenza stampa di presentazione della terza “Settimana di donazione del sangue dei volontari in Servizio Civile”.
I donatori di sangue sono il 5 per cento circa della popolazione compresa fra i 18 ed i 65 anni (coloro che possono potenzialmente donare il sangue); di questi il 75 per cento è uomo; i giovani ( tra i 18 ed i 28 anni) sono il 17 per cento; mentre gli extracomunitari il 5.
“La raccolta di sangue riesce a coprire in maniera sufficiente il fabbisogno nazionale – ha sottolineato il presidente della FIDAS, Aldo Ozino Caligaris -, ma bisogna cambiare marcia e aumentare il numero dei donatori periodici. Aumentando il numero degli anziani, che costituiscono l’80 per cento dei beneficiari delle trasfusioni, e diminuendo nel contempo la percentuale della popolazione giovanile, fra qualche anno potremo andare incontro ad una vera e propria emergenza”. Il CENSIS stima, infatti, nei prossimi dieci anni, un aumento del fabbisogno di sangue di circa il 10 per cento, ma una riduzione delle donazioni dell’8,7
Per quanto riguarda il Servizio Civile stesso, Giovanardi ha confermato lo stanziamento di 24 milioni di euro per garantirne la continuità anche per il prossimo anno e ha annunciato che sarà presto discusso in Parlamento un disegno di legge che punta ad introdurre un co-finanziamento dei progetti da parte delle amministrazioni locali.
da “La Repubblica” del 9 marzo 2011
Sangue, emergenza “sacche” entro 9 anni
“Dovremo reimportarlo dall’estero”
Il punto delle associazioni alla presentazione della Settimana nazionale. Il Paese invecchia, aumenteranno i beneficiari e il fabbisogno non sarà più coperto dalla “produzione” interna. Oggi ci sono 43 donatori (uomini al 75%) ogni mille abitanti e al Sud sono la metà del Nord
ROMA – Per ora il fabbisogno di sangue in Italia è coperto dalle donazioni, ma da qui al 2020, con l’aumento della popolazione anziana e il calo di quella, il Paese rischia di non avere più “scorte” sufficienti. A lanciare l’allarme sono state oggi le associazioni dei donatori durante la presentazione, a Palazzo Chigi, della Settimana della donazione del sangue dei volontari del Servizio civile nazionale, in programma dal 14 al 20 marzo.
Il presidente della federazione, Aldo Ozino Caligaris, ne ha spiegato le cause citando i dati di uno studio del Censis: secondo le previsioni, nei prossimi 10-20 anni aumenterà da un lato il numero degli anziani che costituiscono l’80% dei beneficiari della terapia trasfusionale; dall’altro, il calo del 15% dei giovani colpirà una delle fasce più attive nella donazione. La conseguenza, ha spiegato Ozino Caligaris, è che nel giro di nove anni il fabbisogno di sangue crescerà del 9%, mentre le donazioni caleranno dell’8,7%.
Nel corso dell’iniziativa, i rappresentanti di Avis, Fratres e Croce Rossa Italiana hanno spiegato che attualmente aumentano le donazioni, ma anche i consumi. La raccolta attuale registra 3 milioni di unità tra sangue intero (2,5 milioni) ed emocomponenti (500 mila) e garantisce circa 4 milioni di trasfusioni all’anno. L’equilibrio raggiunto fa sì che dal 2003 l’Italia non importi più sangue dall’estero, ma ora torna concreto il rischio che si debba nuovamente far ricorso a “forniture” da altri
Paesi europei.
Lo scopo principale della Settimana delle donazioni è proprio quello di segnalare questo rischio e cercare di “stabilizzare” i donatori occasionali che oggi rappresentano il 15% (circa 150-200mila) del totale (circa 1,7 milioni). Il dato assoluto rivela che i donatori sono appena il 5% della popolazione che potenzialmente può donare – gli individui sani tra i 18 e i 65 anni – e che la media nazionale è di 43 donazioni ogni mille abitanti, con il Nord che spesso doppia il Mezzogiorno. “In regioni come Friuli Venezia Giulia, Veneto e Toscana – spiega Caligaris – si registrano anche 50-55 donazioni per mille abitanti. In alcune regioni del Sud, come la Calabria o la Campania, ci fermiamo a 25 donazioni per mille abitanti”.
Quanto al ritratto del donatore italiano, Caligaris ha spiegato che il 75% è di sesso maschile e che nel 17% dei casi si tratta di giovani fra i 18 e i 28 anni. Cresce poi la quota degli immigrati; solo i cittadini extra Ue coprono il 5% della “produzione” nazionale. Si tratta soprattutto di persone che arrivano dall’Africa (Ghana, Senegal, Maghreb), ma anche asiatici dello Sri Lanka.